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venerdì 3 dicembre 2010

Music Review

Cioè, io non sono capace di scrivere cose sensate sulla musica (la frase potrebbe fermarsi a "non sono capace di scrivere cose sensate". Punto). Però vorrei tanto esprimere il mio big and deep feeling of love and admiration for the best band ever, my beloved Biffy Clyro.

Allora. Premessa: ho iniziato ad ascoltarli quest'estate a luglio, o giù di lì. Fine della premessa. Li avevo già visti in concerto senza conoscerli nel dicembre 2009, al palaolimpico di Torino come supporter dei Muse (non sapete quanto vorrei tornare indietro nel tempo per godermeli seriamente). Il concerto mi era piaciuto, ma ero stata molto distratta dal culo di Simon Neil. Aveva i pantaloni mooolto a vita bassa e il suo sederino perfetto se ne usciva sempre. E siccome lui sta spesso di spalle, insomma, non ho potuto evitare di guardarlo (con faccia da ebete annessa :O). E dunque alla fine li ho ripresi in mano nel luglio di quest'anno. Sono partita ascoltando l'ultimo album, Only Revolutions. Non vi dico, amore a prima vista. Many of Horror era diventata la mia droga quotidiana, l'ascoltavo sempre, la cantavo sempre. "When you hit me hit me haaaarrrrrd", anche mentre lavoravo al ristorante, addirittura davanti ai clienti, ripetevo sempre le parole di Many of Horror. E poi mi ero fissata per God and Satan. Per la melodia, per l'accompagnamento della chitarra, per la voce di Simon Neil, per il testo ("I'll make you miserable, you stick with me although you know I'm gonna ruin your life"). E pian pianino ho amato ogni singola traccia di Only Revolutions.
Così mi sono scaricata quello che avevo trovato su LimeWire delle altre canzoni degli album precedenti. Ero abbastanza sorpresa dal fatto che avessero già fatto cinque album. In ogni caso, alla fine avevo trovato qualche traccia da Blackened Sky, qualche da Puzzle, da Infinity Land e solo due canzoni da The Vertigo of Bliss. E devo dire che ero rimasta abbastanza basita dal suono "duro" di questi brani. Cioè, mi sembravano veramente troppo diversi dallo stile dell'ultimo album. Quindi continuavo imperterrita ad ascoltare sempre e solo Only Revolution. E la svolta credo sia arrivata ascoltando 57 in un pomeriggio di noiosa malattia. Canzone e-p-i-c-a. Ma non è stata una svolta completa, perchè poi comunque non è stato allora che ho approfondito la loro discografia. No, è stato dopo il trasloco ad Amburgo che mi sono perdutamente innamorata di ogni loro canzone. Quindi lo scorso ottobre. Cioè, tipo due mesi fa. Solamente. I Biffy Clyro sono stati la mia medicina contro la mia pseudo-depressione delle prime settimane della nuova vita. Mi hanno aiutato a superare il momento triste. Proprio come fece Jeff Buckley ormai un anno e mezzo fa. Mi sono entrati direttamente nelle vene, scorrono nel mio sangue, si sono fusi col mio dna e non ne usciranno proprio mai mai più. Blackened Sky è entrato subito nella mia lista degli album preferiti. Adoro ogni traccia di quel disco, in primis Convex, Concave (la sto ascoltando fino allo sfinimento), 57, Christopher's River, 27. Tutte insomma. Per essere il loro album d'esordio, tanto di cappello. E comunque ritengo che Convex, Concave sia veramente strutturalmente perfetta. E un outro da far paura. E il testo, così umano "I can not help the joy I'm feeling hurting you, you're beautiful when you cry. If you loved, you'd understand the way clever thoughts withstand and sway against your pain, I can't give a thing, your way, to believe in, to believe in your heart. I'm sorry for this now but I have to hurt, I have to kill you". Poi continua l'ascolto verso Infinity Land. Un album sublime, perchè veramente fa paura da quanto è perfetto. There's no such man as Crasp, sembra una canzone da chiesa, The Atrocity è di una bellezza disarmante e Only One Word Comes To Mind è da orgasmo. Poi, prima di passare a The Vertigo of Bliss, ascolto tutto Puzzle. Anche quell'album entra dritto dritto senza fiatare nei miei preferiti di sempre. Living is a problem because everything dies ha un intro da capogiro (ed è anche una canzone apri-album da scoppia testa), Who's got a match? è da ballare ubriachi su un tavolo di un locale squallido, Semi Mental ha un testo che è pura verità, 9/15ths è quello che si definisce una canzone epica e Machines che chiude l'album è la ciliegina sulla torta. Poi ascolto The Vertigo Of Bliss (bellissima copertina tra l'altro). Anche qui i Biffy ci colpiscono subito con la canzone che apre l'album, Bodies in Flight, come se ci volessero dare uno schiaffo per svegliarci. Questo secondo me è un album veramente equilibrato, perchè la prima canzone e l'ultima (Now the action is on fire!) fanno da cornice perfetta per il contenuto (che trova la sua massima espressione in Diary of Always e Questions and Answers). 
Insomma, amo indistamente ogni cosa partorita dai Biffy. Li amo perchè quando suonano dal vivo sono tutta un'altra cosa rispetto agli album in studio, amo il forte accento scozzese di Simon, amo vederli sempre mezzi nudi ai concerti, amo i loro tatuaggi, amo il modo in cui Simon suona la chitarra, amo Ben alla batteria. 
Li amo, punto. 



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