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domenica 20 febbraio 2011

Film Review

Eccoci qua. Parliamo pure di Star Wars. Che, neanche a dirlo, è la mia saga preferita di sempre. Non che ne abbia viste tante, adesso che ci penso. Però sicuramente ogni film di Guerre Stellari rientra nella lista dei miei film preferiti di sempre. E chi se ne frega se l'hanno definita fantascienza infantile. Chi se ne frega se non c'è veridicità scientifica. Io amo questa saga ogni oltre modo, per la storia che racconta, per come la racconta, per i personaggi, per le scenografie. Amo Lucas per aver dato luce ad un'idea così grandiosa, che ha cambiato per sempre i canoni della fantascienza al cinema.

Guerre Stellari (1977). Poi divenuto Episodio IV - Una Nuova Speranza. Un capolavoro del cinema hollywoodiano, uno dei primi film che hanno sbancato letteralmente il botteghino, Lucas che supera Incontri Ravvicinati del terzo tipo di Spielberg per gli incassi.

La storia inizia in medias res, non conosciamo ancora niente della vicenda. Siamo in quella che diventerà poi la famosa "galaxy far away". La Principessa Leila è in pericolo perchè ha rubato le planimetrie della Morte Nera, grande stazione spaziale in grado di distruggere un pianeta in un nano secondo. Il piano della Principessa (e dell'Alleanza Ribelle) è quello di trovare un punto debole nella Morte Nera per distruggerla e, in questo modo, combattere l'Impero Galattico e i dispotici Darth Fener e l'imperatore Palpatine. La bella Leila salva le planimetrie nel fidato Droide R2-D2. E ci salva pure un messaggio d'aiuto quando sta per essere  tenuta in ostaggio da Darth Fener. This is our most desperate hour. Help me, Obi-Wan Kenobi. You're my only hope. Il droide R2, accompagnato dal droide protocollare C3PO si salvano salendo su una capsula di salvataggio e dirigendosi verso Tatooine. Qui verranno comprati dalla famiglia Skywalker (zii e nipote), in cui vi è anche il giovine Luke (Mark Hamill *__*), bravissimo meccanico e tecnico e pilota che non vede l'ora di andarsene dal pianeta in cui vive ed è cresciuto. Ripulendo i droidi si accorge del messaggio della principessa. Il simpatico R2, spinto dal dovere di compiere la missione d'aiuto per Leila, si dirige verso il loco di Obi Wan Kenobi. Luke e C3PO, seguendolo, arriveranno proprio da Obi Wan, che salverà la vita al giovane Skywalker dagli antipatici abitanti del deserto, i Sabbipodi. Obi Wan rivelerà a Luke alcune informazioni circa il padre. Obi Wan gli raccontache era un ottimo cavaliere Jedi che, purtroppo, fu ucciso dal terribile Sith Darth Fener. Tornando a casa, Luke scopre che le truppe d'assalto della Morte Nera sono su Tatooine per rintracciare i droidi e, purtroppo, hanno raggiunto casa sua e ucciso i suoi zii prima che lui potesse fare qualcosa. Così, spinto dalla rabbia e sentendo di non avere più niente che lo lega a quel posto, Luke decide di aiutare Obi Wan a cercare e salvare la principessa Leila, il quale intanto lo inizierà alle tecniche Jedi. Cercano così un pilota che li accompagni nella ricerca e trovano l'indebitato Ian Solo e il suo compare Wookie, Chewbecca. Intanto, la principessa Leila è in terribile difficoltà, prigioniera sulla Morte Nera. Dopo essere stata minacciata per ottenere informazioni sulla posizione delle basi d'attacco delle flotte imperiali, il comandante Tarkin fa distruggere il pianeta Alderaan davanti agli occhi della principessa, che però non cede a rivelare la verità. Intanto la ciurma composta da Ian Solo, Luke Skywalker, Chewbecca, Obi Wan e i due droidi verrà attratta dal campo magnetico della Morte Nera, andandoci irrimediabilmente dentro. Una volta entrati nella base nemica, Obi Wan incontrerà dopo vent'anni Darth Fener. I due hanno un ultimo, emozionante scontro in cui il vecchio Obi Wan avrà la peggio. Ian e Luke riescono a liberare la principessa Leila e, insieme, riusciranno a scappare rifugiandosi sulla luna del pianeta Yavin, dove si sta preparando l'attacco alla Morte Nera. Una volta estratte le informazioni utili da R2 e una volta trovato il punto debole della Morte Nera, i piloti (tra cui Luke con l'aiuto di R2) partono a bordo dei loro caccia stellari per distruggerla. Luke, guidato dal fantasma di Obi Wan, riuscirà a distruggere la Morte Nera, sulla quale però non di trova più Darth Fener che aveva provveduto precedentemente a scappare e rifugiarsi altrove. Sebbene quella dell' Alleanza Ribelle sia una vittoria importante, non è ancora abbastanza per riuscire a rovesciare l'Impero tirannico di Palpatine e Darth Fener e ristabilire la democrazia. 

Difficilissimo scrivere la trama di Star Wars. Riduttivo, a dir poco. C'è così tanto di più in questo film e, per captarlo, bisogna assolutamente vedere e rivedere il film e godersi la visione. E' un film che si basa sulla ricchezza dei suoi dettagli. Ogni pianeta, ogni nave spaziale, ogni razza umana ed extraterrestre, ogni scenario è curato nei minimi particolari. Lucas ha creato un universo parallelo e alternativo a quello in cui viviamo. E' riuscito a dare un'immagine concreta e dettagliata di un'altra galassia, imprimendola per sempre sullo schermo e, di conseguenza, nella nostra memoria. Dal momento in cui Guerre Stellari è uscito, è così che ci si immagina il futuro. E ci è riuscito grazie ad una padronanza incredibile degli effetti speciali che, per l'epoca, sono stati rivoluzionari. Perchè sono imponenti e credibili come non lo erano ancora stati. 
Inutile dire che moltissimi film di fantascienza successivi (fino ad arrivare ai giorni nostri) a Star Wars hanno attinto (anche a piene mani) da questo film. 

Uno dei pochi film di fantascienza che alterna momenti di ilarità e comicità a momenti di pura epicità. Musiche spettacolari e indimenticabili (John Williams docet). Interpretazioni e personaggi che non si possono scordare (dal bravissimo e all'epoca bellissimo Mark Hamill, alla ancora-in-salute Carrie Fisher, al solito versatile -checchè se ne dica- Harrison Ford). Insomma, un pezzo di storia che molti ritengono la rovina del cinema (perchè l'inizio del blockbuster) ma che altri (io compresa) vedono come una rivoluzione in campo fantascientifico. Fantascienza che diventa accessibile a tutti, di cui tutti possono godere. Non ha pretese filosofiche alte, ma vuole dare un'idea del labile confine che separa il Bene e il Male

Bien, è stato un parto. Ci sarebbero così tante altre cose da dire, da tenere in considerazione. Ci si può fare un seminario all'università. Ma qui non è il caso. Quando avrò le forze commenterò anche tutti gli altri episodi. Intanto, may the force be with you



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