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venerdì 16 maggio 2014

Film Review: Alabama Monroe/ The broken circle breakdown

Ieri sera sono andata come al solito in solitaria al cinema a vedere questo film, sul quale avevo sentito solo cose belle. Sapevo che era triste, ma non mi aspettavo di uscire così sconvolta dalla sala. Mi ci è voluta la notte per riprendermi un po', è stata una visione emotivamente pesante.

Ho pianto, cosa che a me succede raramente mentre guardo un film. Ho provato a trattenere le lacrime il più possibile ma non ce l'ho fatta. Giuro, è il film più triste, devastante e reale che io abbia mai visto.

Ci sono spoilers quindi se dovete/volete ancora vederlo, non leggete oltre. 

Il film è costruito in maniera cronologicamente libera ma la storia fondamentalmente è questa: Elise e Didier si conoscono, si innamorano, conducono una vita in un bellissimo ranch in Belgio e insieme hanno una band bluegrass ("country in its purest form"), si sposano e hanno per caso una figlia, Maybelle che al suo sesto compleanno si ammala di leucemia e al settimo muore, lasciando i due genitori incazzati e disperati. Dopo questo tristissimo avvenimento, i due si allontanano sempre di più, hanno visioni e idee diverse sulla morte, la religione e di conseguenza reagiscono in maniera diversa al lutto finchè Elise se ne va di casa e cambia nome in Alabama. Durante quella che sarà la loro ultima performance insieme, Didier prova a riconciliarsi con la moglie ma, dopo essere esploso in un monologo/invettiva contro i fondamentalisti religiosi che impediscono il progredire della scienza, lei se ne va e tenta il suicidio, ingerendo tantissime pillole diverse. Morirà qualche ora dopo in ospedale, con Didier e la band che l'accompagnano con una bellissima colonna sonora mentre il suo cuore si ferma per sempre.

Vorrei chiarire il fatto che il film mi è piaciuto davvero tantissimo. Per quanto sia triste e deprimente e pesante da sopportare (per il tema trattato) è un film davvero ben fatto e molto ben recitato.
Mi è piaciuta la storia d'amore fra Elise e Didier, ho rivisto in loro tanto della mia vita, per quanto possibile (a parte la somiglianza tra Didier e il mio ragazzo che, denti a parte, è impressionante!). Il loro amore è credibile, è reale, è passionale ma senza mai scadere nella "fiaba impossibile". Credo che la scena più "vera", se così si può dire, è quando Didier capisce, durante una esibizione della band, che Elise è la donna della sua vita e le chiede di sposarlo. Glielo si vede negli occhi, tanto di cappello all'attore Johan Heldenbergh.
Ho amato e adorato il setting, il ranch nel quale vivono i due protagonisti e dove cresceranno la loro Maybelle è deliziosamente europeo, lontano dallo stereotipo americano.
Le magnifiche musiche bluegrass accompagnano tutto il film e uniscono i due protagonisti dall'inizio della loro relazione, passando per il funerale della piccola Maybelle, fino alla morte di Elise.
La discrepanza di ideologia tra i due protagonisti è un filone narrativo che ritorna in tutti i momenti del film e che dopo la morte di Maybelle li allontana in maniera quasi definitiva. Dico quasi perchè proprio poco prima della fine, quando Elise decide di cambiare il suo nome in Alabama, Didier le chiede: "E allora io chi sono?" e lei gli risponde: "Monroe", facendo capire a Didier che, nonostante tutto, nonostante lei non possa più sopportare di vivere col dolore della scomparsa della figlia, loro si appartengono e in un'altra vita, se fosse andata diversamente, continuerebbero la loro vita insieme. Ed è vero. Nelle loro differenze, sia caratteriali che fisiche, sono perfetti l'uno per l'altra.
Nonostante io non abbia una figlia e di conseguenza non possa capire il dolore di un genitore alla perdita di un figlio, la vicenda narrata mi ha sconvolto, e non poco. Vivo insieme a mia sorella e sua figlia e ogni volta che ha solo un po' di febbre sto di merda, è così piccola, innocente. Vedere quindi sullo schermo una vicenda così tragica mi ha proprio distrutta emotivamente.
Il finale del film è tragico all'ennesima potenza, ma il gesto di Elise di tatuarsi prima del suicidio "Alabama Monroe" è l'ultimo disperato tentativo di dire al marito che lo ama e lo amerà per sempre.

Tirando le somme, questo film lo consiglierei a chiunque, perchè è bellissimo. Emozionante, straziante, divertente, il tutto accompagnato da musiche piacevoli, reale. The Broken Circle Breakdown è la vita.


6 commenti:

  1. sono felice che ti sia piaciuto e che ti abbia fatto piangere. cioè, di quest'ultima cosa non è che sono proprio felice, però ci siamo capiti... no? :)

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  2. Mi stanno parlando tutti benissimo di Alabama Monroe, quel "benissimo" che tende al sublime!
    E qua parte la curiosità nell'andarlo a vedere

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    1. Eh, è veramente molto bello. E' uno di quei film di cui non riesci a smettere di pensare!

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  3. Io invece l'ho trovato un cumulo artefatto di luoghi comuni. Non ho pianto neanche mezza lacrima (e te lo dice uno che è un piagnone, eh!) perché mi sono accorto che è un film finalizzato solo a quello. Poi scade pure nel patetico.
    Mi permetto di consigliarti (se non l'hai mai visto) un film davvero autentico e devastante: "Amour" di Michael Haneke.

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    1. Credo di non avere mai visto nulla di Haneke. Ma in molti mi hanno parlato bene di Amour. Lo guarderò! ;)

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