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mercoledì 30 aprile 2014

Film Review: The Grand Budapest Hotel

Buongiorno alla mattina, cari tutti e tutte. Ieri sera sono andata in solitaria al cinema a vedere (con colpevole ritardo) l'ultimo film si Wes Anderson, The Grand Budapest Hotel. Mentre ero in fila per il biglietto c'era davanti a me il mio professore di storia e filosofia della quinta liceo che con la sua zeppola non è riuscito a far capire al bigliettaio che voleva stare all'esterno delle file in alto. Caro uomo.

Ma passiamo al film. Premessa: non ho mai visto niente di Wes Anderson se non Fantastic Mr Fox. Praticamente in questo blog non faccio altro che mostrare apertamente la mia ignoranza in fatto di cinema. Ma dovete sapere che sono una ragazza piuttosto impegnata. Scommetto che praticamente nessuno di voi ha mai letto Die letzten Tage der Menschheit di Karl Kraus. In tedesco. Senza tentare di buttarsi giù dalla finestra. Io sì. Ma questa non è ovviamente una giustificazione alla mia ignoranza cinematografica.

Passiamo finalmente al film. Quant'è bello sto film? Lo vogliamo dire quant'è fantastico? Lo è mooooolto. Mi è piaciuto tantissimo. Ralph Fiennes ha dato un'interpretazione spettacolare nel ruolo di Gustave, forse una delle sue interpretazioni migliori. E' divertente, ironico, bellissimo come sempre e capace di farsi amare e di fare esclamare (almeno a me): SO CUUUUUUTE!

Ma il vero attore di punta di questo magnifico film è Tony Revolori, ovvero Zero Moustafa da ragazzino. E' perfetto nella parte del Lobby Boy ubbediente ma allo stesso tempo curioso. E la storia d'amore tra Zero e Agata è ancora una volta SO CUUUUUUUTE!

Willem Dafoe è assolutamente convincente nella parte del super cattivo, con quella faccia d'altronde come potrebbe non esserlo. Comunque, per la cronaca, da quando vidi Antichrist io Willem Dafoe lo associo ormai solo alle scopate con Charlotte Gainsbourg.

Questo film evoca un'atmosfera irresistibile di Mitteleuropa aristocratica ma Wes Anderson è stato capace di creare un mondo letteralmente fantastico in cui tutti vorremmo abitare perchè è SO CUUUUUUTE! Le inquadrate sono studiate alla perfezione e non lasciano assolutamente niente al caso, e le miniature che Anderson usa per mostrare l'hotel immerso nelle montagne altissime e innevate sono totalmente azzeccate perchè favoriscono quel senso di immensa cuteness presente in tutto il film.

The Grand Budapest Hotel mi ha fatto venire voglia di guardarmi tutta la filmografia di Wes Anderson, quindi direi che ha fatto centro.


3 commenti:

  1. Ancora non l'ho visto, ma ho grande fiducia. :)

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  2. Posso dire che è il miglior film che ho visto quest'anno!
    E' stato davvero il massimo!

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